giovedì 9 gennaio 2014

Tassi di interesse

Come promesso nel post precedente, parleremo ora di tasso di interesse e, in particolare, di come questo dipenda dalla fiducia che la gente ha nello stato che emette i titoli. (ho fatto 2 post separati per non esagerare con troppe informazioni tutte in una volta).


Come dicevamo i tassi di interesse dei titoli di stato cambiano continuamente (se qualcuno volesse farsi un' idea: http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/reddito-fisso-e-tassi/elenco-rendimenti-titoli-europei/)

La domanda che ci poniamo ora è:
PERCHE' CAMBIANO? CHI LI DECIDE?
Per rispondere partiamo da un semplice esempio: immaginate di avere un vicino di casa che non conoscete (non siete amici), che ha bisogno di soldi, ve li chiede dicendo che ve li ridarà tra un anno con degli interessi, che vi ripagheranno del "disturbo". Distinguiamo 2 casi:

  1. Il vostro vicino lavora, ha un buono stipendio, siete quindi quasi certi che potrà restituirvi il vostro denaro. Accetterete di prestarglielo anche con un tasso di interesse basso.
  2. Il vostro vicino non ha un impiego stabile ma si arrangia facendo lavoretti qua e là. La vostra certezza che ve li restituirà non è più quasi assoluta. La probabilità è un po' inferiore. Per convincervi a concedergli il prestito inizia a proporvi che ve li ridarà maggiorati del 3%. voi rifiutate...7%, 8..rifiutate..., 9.. rifiutate...prima o poi, mettiamo al 10%, voi accettate, consapevoli che, se ve li ridarà, avrete un bel guadagno!! 

In quest' ottica il tasso di interesse è il corrispettivo che spetta al prestatore di denaro per il rischio che egli si assume, consapevolmente, di non rivedere più i suoi soldi. Più è grande il rischio più grande dovrà essere l' interesse pagato dal nostro vicino. 

APPLICHIAMO IL NOSTRO RAGIONAMENTO
Il vicino è lo stato, poniamo l'Italia. Chi presta il denaro sono invece persone (e non solo) che hanno più denaro di quello che presumibilmente spenderanno quest' anno e comprano titoli anzichè tenerlo fermo sul conto corrente (perchè in banca non frutterebbe interessi). Più alto è il rischio di non rivedere più il proprio denaro, più alto dovrà essere il tasso di interesse perchè essi si convincano a comprare il titolo. 

CONCLUSIONE:
Più uno stato ha un' economia solida e più è alta la sua "credibilità", più il tasso di interesse dei suoi titoli potrà essere basso. Viceversa, peggio vanno l'economia e la politica, più dovrà vendere i propri titoli a tassi più elevati, per convincere la gente ad acquistarli.

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