Abbiamo già
parlato di tassi di interesse e (in maniera molto semplice) delle variabili che
li determinano. Ora introduciamo il concetto di SPREAD, parola molto utilizzata
dai giornalisti economici e non solo, da qualche anno a questa parte.COS’E’? Lo
spread non è altro che la differenza dei rendimenti tra i BTP italiani e i BUND
tedeschi (vedi post sui tassi di interesse). Esso non è quindi un indicatore
economico in termini assoluti: è un numero che dipende da due grandezze.
Spieghiamo con un esempio numerico.
T. di
interesse IT = 7%T. di
interesse GER = 3%In questo
caso lo spread è di 4 punti percentuali (al tg sentirete 400).
Supponiamo
che, a parità di interesse IT, l’int. GER salga a 4%. Lo spread sarà diminuito
a 7 - 4 = 3 (300). Questo non vuol dire che la situazione italiana è
migliorata, significa che quella tedesca è peggiorata. Lo spread indica infatti
il divario dei rendimenti dei titoli italiani e tedeschi, ma bisogna chiedersi
CHE COSA abbia causato un suo aumento o diminuzione!
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