domenica 19 gennaio 2014

La Cassa Integrazione Guadagni


CHE COS'E'?

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge italiana che consiste in una prestazione economica da parte dello stato (tramite suoi enti), in favore di lavoratori sospesi dall' obbligo lavorativo o che lavorino ad un orario ridotto. Questo avviene, chiaramente, quando un'azienda va male e non ha lavoro da far eseguire ai dipendenti. 

Si distingue:
  • CIG ordinaria: indetta per eventi transitori non imputabili agli operai o all'imprenditore. Esempio: crisi temporanea di mercato.
  • CIG straordinaria: disposta per casi di ristrutturazione o riconversione aziendale, crisi aziendali di rilevanza settoriale o territoriale, se l' azienda è assoggettata a azione concorsuale di fallimento, liquidazione coatta, ecc...
Data la sua funzione di ammortizzatore sociale volto a coprire le eccedenze di personale che si pensa possano rioccupare alla fine della CIG il loro posto di lavoro, è stata effettuata una notevole estensione normativa riguardo alle imprese che possono avvalersi di tale trattamento.
Ne possono beneficiare operai, impiegati e quadri intermedi. Ne restano esclusi gli apprendisti.

DURATA
Prima del 1991 la Pubblica Amministrazione concedeva la CIG a qualsiasi azienda ne facesse richiesta, anche per crisi poco gravi e senza particolari verifiche. Inoltre essa veniva prorogata molto oltre il limite della sua utilità.
Oggi esistono dei limiti fissi e sono prorogabili soltanto in via eccezionale:
Per la cassa integrazione ordinaria il limite massimo è di 13 settimane, più eventuali proroghe fino a 12 mesi.
Per la cassa integrazione straordinaria invece:

  • per ristrutturazione, riconversione o riorganizzazione aziendale il limite massimo è di due anni, prorogabile 2 volte (un anno + un anno)
  • in caso di crisi è di un anno, prorogabile di un ulteriore anno
  • in caso di imprese fallite ammesse al concordato preventivo il limite massimo è di un anno, prorogabile di 6 mesi.

AZIENDE BENEFICIARIE
Le tipologie di aziende interessate sono:
· imprese industriali (comprese quelle edili e affini), che nel semestre precedente la richiesta abbiano occupato mediamente più di 15 dipendenti.
· imprese cooperative agricole e zootecniche;
· imprese commerciali con oltre 200 dipendenti;
· imprese artigiane con più di 15 dipendenti che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di interventi di integrazione straordinaria nell’impresa che esercita l’influsso gestionale prevalente;
· imprese editrici di giornali quotidiani e agenzie di stampa a diffusione nazionale ed editrici di giornali periodici;
· imprese appaltatrici servizi di pulizia o di mensa.


CONSIDERAZIONI
Appare chiaro che la Cassa Integrazione ha dei grossi limiti: analizziamoli.
  1. NON EQUITA': come abbiamo visto non tutte le imprese possono beneficiarne: in questo caso lo stato, secondo dei criteri di poco chiara motivazione,(per non dire "a capocchia") fa delle distinzioni improbabili tra i lavoratori. (se uno lavora in un supermercato con 200 dipendenti prende l'80% dello stipendio, se i dipendenti sono 199 non prende niente).
  2. SOLTANTO CHI HA UN LAVORO NE BENEFICIA: il modello degli ammortizzatori sociali utilizzato in Italia si dimentica completamente di chi non ha un lavoro, di chi è apprendista, di chi ha contratti già di per sè svantaggiosi. Ciò è il frutto di decenni in cui i sindacati hanno segnato il bello e il cattivo tempo nel mercato del lavoro, rappresentando soltanto le categorie più numerose.
  3. NON E' ACCOMPAGNATA DA NORME PER IL REINSERIMENTO: Se alla persona in cassa integrazione venissero offerti, dallo stato, dei corsi di formazione (inglese, ecc...) vi sarebbe un doppio beneficio: in caso di ripresa dell' azienda il lavoratore ne uscirebbe più produttivo. In caso contrario, il lavoratore che viene licenziato avrebbe più possibilità di trovare un altro lavoro.



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